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Come possiamo riassumere la Fashion Week londinese? Una contaminazione di stili. Scopriamo insieme le tendenze moda donna autunno-inverno 2020/2021 proposte.
Questa London Fashion Week ha visto solcare le proprie passerelle, oltre che dagli abituali ed eterni brand affermati, anche da stelle emergenti , con una alta attenzione al tema della sostenibilità.
Dominano i colori, dai classici ai più eccentrici, per combattere il grigiore dei mesi più freddi e le stampe geometriche, floreali. Stupiscono tessuti in broccato, tulle o metallizzati. Il guardaroba femminile è al completo, un look per ogni occasione.
Lo stile classy, posh e da business woman viene proposto da Victoria Bechkam, con tailleur color block e cut-out knitwear. Riccardo Tisci, direttore creativo di Burberry, ripropone l’inconfondibile texture a quadri – marchio di eleganza del brand – in varianti infinite di righe e colori. Altro livello di eleganza quello di Emilia Wickstead, con abiti in block color, ispirati all’attrice messicana Dolores del Rio, famosa per il suo stile drammatico. Shrimps celebra il guardaroba britannico e lo stile della regina: cappotti in pelliccia sintetica, colori vividi e abiti in seta dalle nuance rosata
Lo stile romantico, per la donna sognatrice, è portato in passerella da Simone Rocha con i suoi abiti principeschi,ispirati al mondo delle fiabe, in un trionfo di tulle, pizzo e piume. Fiocchi, rouches e volant anche per Erdem: le stampe floreali e i tessuti in broccato d’argento, impreziositi da pizzi e merletti, ci fanno immergere in un vero e proprio giardino.
E per una serata modaiola? Niente panico, ce ne è per tutti i gusti. Osa Mary Goddard con gli onnipresenti abiti in tulle – un must nelle sue collezioni – sovrapponendoli a maglioni norvegesi e pantaloni pop. Lo stile dance anni 70’/80′, in un mix di volumi architettonici, latex, denim e colori shocking, scende in passerella con Preen, paillettes e maniche a sbuffo combinate con gonne tartan dal look più sartoriale. Marques’Almeida celebra la libertà e la cultura giovanile di quegli anni, con abiti felpa, volant e stampe arcobaleno.
E come non nominare la collezione di Richard Quinn. La più stravagante, forse. Le modelle hanno camminato sulla passerella indossando strati di lattice e copricapo di piume di struzzo, ricoperte di perle e cristalli dalla testa ai piedi, con lo slogan “God save the Quinn” ricamato sugli abiti.